Nella mia casetta non può mancare il mio dolce preferito, il mio! Perché a casa mia non "scende" a nessuno, soprattutto al marito mio! San Giuliano come l’ha ribattezzato l’amica mia Iris, guarda Iris solo per il fatto che non gli garba il casatiello perde l’aureola! Oh! Il casatiello è sacro e non se tocca, deve grattare in gola e si deve sentire sotto i denti! Ma è di un sapore unico, non paragonabile a nulla!!!
Come ogni anno, ve tocca !!!Sorbirvi questa storia…….. ma altrimenti che Pasqua è? HAHAHAHA
L’aspetto di questo dolce Pasquale, è simile ai suoi creatori:
Intensamente ambrato, gioioso, con un’anima forte che si sente sotto i denti, quando lo hai apprezzato ti rimane per sempre nell’anima.
Il casatiello è il dolce dei ricordi, il dolce della famiglia.
Croce e delizia di ogni casa, sia nell’esecuzione che nella degustazione, si perché a seconda dello stato d’animo in cui si è conosciuto, si ama o si odia, il suo intenso profumo di limone e di anice, con quel leggero retrogusto di acido, rimane indelebile nella memoria.
Se sei donna e a casa tua i casatielli venivano, belli gonfi, profumati, il forno li cuoceva una meraviglia, li amerai e ti ricorderà la cara nonna amorevole; al contrario se a casa della nonna, i casatielli andavano di acido, non si gonfiavano, oppure in forno si abbassavano in mezzo (la nonna riempiva quel buco con un chilo di glassa) avrai un ricordo estremamente frustrante.
EEEEEEEEEEEE se sei uomo????
E'''''''''''CAMBIA TUTTO!
Entra in ballo MAMMA’! Gli venisse pesante, bruciato e con il buco in mezzo era quello di Mammà! Quindi il più bello!
Ogni volta che l’ assaggerai, il suo profumo di inebrierà di mille odori e ti farai cullare dai dolci ricordi dell’infanzia. Romperai l'anima a quella povera moglie tua...Con la solita frase: "quello che mi faceva mamma mia era un'altra cosa!"
E'''''''''''CAMBIA TUTTO!
Entra in ballo MAMMA’! Gli venisse pesante, bruciato e con il buco in mezzo era quello di Mammà! Quindi il più bello!
Ogni volta che l’ assaggerai, il suo profumo di inebrierà di mille odori e ti farai cullare dai dolci ricordi dell’infanzia. Romperai l'anima a quella povera moglie tua...Con la solita frase: "quello che mi faceva mamma mia era un'altra cosa!"
Il Casatiello è una cosa seria, serissima, costa fatica e tanto tempo, non ti importa degl’altri, è tutta una cosa personale, è una prova con se stessi, è consigliabile farlo da soli, onde evitare di riversare le proprie frustrazione sulla compagna/o di lavoro:
Vi presento Maria e Tina (per gli amici) due cognate assai frustrate che da anni combattono la loro ardua battaglia
Maria si rivolge a Tina (in lingua indigena):
-Nunziati’ ah’ sbatut’ l’ove’ abbastanz?! ‘hamm fattict’ a basta assuficinz,?!è u’ criscit nun er pers?! QUE’ ma all’animacc toia ado’ amm sbagliat,! amma fa abbnric u’ furn!!!!!!!!!!!
Traduzione:
-Nunziata hai sbattuto le uova a sufficienza?! eee abbiamo lavorato a sufficienza la pasta?! eeee il criscito non era andato a male,?!mannaggia all’ anima tua! dove abbiamo sbagliato?! dobbiamo far benedire il forno!!!!!!!!
-Nunziata hai sbattuto le uova a sufficienza?! eee abbiamo lavorato a sufficienza la pasta?! eeee il criscito non era andato a male,?!mannaggia all’ anima tua! dove abbiamo sbagliato?! dobbiamo far benedire il forno!!!!!!!!
Gentilmente mooolto gentilmente Tina gli risponde:
-Ma pchè propr’ ah’ mia, Marì ma chè e fa beneric furn, nui c’amma fa abbnric, amma ittat 60 ove doi notte e nu iuorn e i casatiell so pesant comma te.
Innanzi tutto non ho capito perché proprio la mia anima, e poi Maria, che forno vuoi far benedire, ci dobbiamo far benedire noi, abbiamo buttato sessanta uova, due notti e un giorno, e i casatielli sono pesanti come a te!!!!!!!!.
Ribatte Maria:
-Que’ ma purtass iord Tìnu’?!!!
-Ma per caso sei tu che porti sfortuna (iorda), Tinù?!
Tina capisce tutto e spiega:
-No MARI’ si tu che sì brutt, e u casatiell nu’ cresce peché tene paur e tè, e num’ chiamà Tì cafò.
-No Maria sei tu che sei brutta, ma così brutta che i casatielli si sono rifiutati di crescere, e non chiamarmi Tinù cafona.
Ricetta
Ingredienti:
1100 gr di farina 00 si non deve essere assolutamente di forza, 100 gr di criscito, 400 gr zucchero semolato, 150 gr di strutto, 12 uova, la scorza grattugiata di due limoni, 2 bicchierini di anice.
Cos’è il CRISCITO, la storia è lunga come la preparazione del casatiello, cercherò di sintetizzarla.
Nei quartieri c’era un solo forno, doveva essere usato a turno, capitava di dover attendere anche 15 giorni il proprio turno, sicuramente non c’era ne' il frigorifero ne' il lievito di birra, e come si faceva?
Quando si faceva il pane dall’impasto si staccava una piccola parte, si ricopriva con un tovagliolo, e si dava al vicino che dopo alcuni giorni tagliava la crosta, che si era formata e con quella pasta fermentata acida (u’criscito) faceva il suo pane, e così via, non si usava rinfrescare il lievito, si temeva che il pane non crescesse.
1) La sera precedente alla cottura dei casatielli, pesare 100 g di criscito, 2 uova e 100 g di farina, impastare fino alla formazione di micro bollicine, coprirlo con pellicola, copertina di lana, e farlo lievitare tutta la notte.
2) La mattina alle 9: riprendere l'impasto, aggiungervi 1000 g di farina, 10 uova a pasta gialla sbattute a parte molto bene, 150 g di strutto, 400 g di zucchero, limoni grattati e i due bicchierini di anice; lavorare per trenta minuti.
3)Dividete l’impasto ottenuto in un tegame svasato apposito di 13 cm di altezza per 18cm di larghezza alla base e 23 cm l’apertura; in un altro sempre svasato di altezza 11 cm per 16 alla base e 21 alla sommità. I tegami devono essere unti di strutto e non infarinati, la pasta deve raggiungere quasi la meta del tegame, mettere la pellicola e il panno di lana lasciare lievitare fino al raddoppio, se vedete che la crescita tende a fermarsi, vibrate leggermente il tegame, stimolerà la crescita, possono trascorrere anche 10 ore o più, la temperatura non deve mai superare i 20° onde avere un odore troppo intenso di acido.
4)Non preriscaldate il forno, altrimenti, il casatiello avrà un bel buco in mezzo, quindi ponete i casatielli nel forno, accendetelo ( il forno deve cuoce bene sia sopra che sotto) a 150° e terminate la cottura dopo 1 ora e mezza, è sempre bene controllare la cottura.
Fate raffreddare il casatiello, cospargerlo di glassa bianca e confettini colorati.
Non lo conoscevo....quindi grazie mille!!! Deve essere buonissimo...e quella glassa sopra è una meraviglia!!! Ciaoo
RispondiEliminadeve essere di una bontà unica!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaMio dio che goduria! bravissimaaaaa! questo post è incredibilmente goloso! complimentissimi! bacioni :*
RispondiEliminaComplimenti per tutto , mi hai fatto ridere, lo conosco me lo hanno fatto assaggiare troppo buono!!
RispondiEliminabravissima baci Anna
finalmente una nuova ricetta e di una cosa che cercavo da tempo!!! Te la rubo, bravissima!!!
RispondiEliminagrazie ragazze scusate la lunga assenza mi capitano questi momenti in cui non riesco a trovare un momento per me e mi faccio trascinare dagli eventi senza riuscire a reagire :(
RispondiEliminaGiulia prendi prendi :D grazie
che bomba di bontà.. e la glassa lo rende ancora più appetitoso!
RispondiEliminaTeresa, ma è meraviglioso! Noi non conosciamo il casatiello dolce ma solo quello salato, ma abbiamo preso già appunti perchè ci piace veramente tantissimo, complimenti sei molto brava!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Terè Giuliano per me Santo era e Santo resta ihihih anche se un po di santità l'ha persa con il casatiello, diciamo che anzichè avanzare di grado è tornato indietro di uno step !!!!
RispondiEliminaOra guarda come te lo dico, con tanta calma e serenità con il sorriso sulle labbra e gli occhioni verdi che sbattono luccicosi:
A Pasqua ne VOGLIO, PRETENDO uno piccino piccino.
Grazie :)
Che aspetto perfetto che ha Terè sei a' Mast de casatiell'
Grazie Alda e Mirella!
RispondiEliminaIris HAHAHA ma tu gl'occhi non li tieni blu!!!!grazie!!!!!!
Mi piace leggere i tuoi post perché non sono normali ma sembrano racconti.
RispondiEliminaTutto ciò che sforni è davvero incantevole, io non riuscirò mai ad arrivare al tuo livello, manco nell'anticamera...
Baci e spero che ora sia tutto passato.
se ve un dulce especial y muy rico,un dulce que inunda recuerdos de infancia,debe ser muy rico probarlo,cariños.
RispondiEliminaChe bella ricetta... buonissimo, complimenti anche per le foto, bravissima!
RispondiEliminagrazie tutte di cuore!
RispondiEliminaClaudia tu sei tanto tanto brava ancora ricordo quel bellissimo dolce che hai portato a casa un paio di anni fa!!!!!!!!e sicuramente anche Enza e Iris!
Sto ancora ridendo, per fortuna dalle mie parti non si conosce il casatiello!!!
RispondiEliminaIo poi conoscevo solo quello salto, questo è da provare, ormai sono curiosa!!!
Buona serata
Grazie Letizia! un bacio
RispondiEliminaNessuno ci crederà, ma io ho preteso a Luglio, ad un nostro pic nic, che Teresa me ne facesse uno: era
RispondiEliminaS-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E Buonissssssssssimo!!!
e questa è la cosa più bella che me potevi diiiiiiiii!!!!!!!!!grazieeeeeeeeeeee
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